The Iron Maiden, UP THE IRON

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ShadowDio81
view post Posted on 21/3/2008, 16:20     +1   -1




Volevo dedicare un piccolo topic al mio gruppo preferito, nonchè a mio avviso il gruppo metal più grande di tutti i tempi...



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C'era una volta un giovane ragazzo chiamato Steve Harris che abbandonato il suo sogno di diventare un famoso calciatore del West Ham decise di dedicare tutto il suo tempo alla musica. Si comprò allora un basso e iniziò a strimpellare nella sua prima band Heavy Metal i Gypsy's Kiss (formati assieme ad un suo compagno di scuola e sciolti dopo soltanto sei concerti) inspirato dai Deep Purple. Fino a quando stanco della sua vecchia band si aggregò agli Smiler nel lontano 1974: una particolare boogie-rock band del West End londinese. Da questa sua esperienza conobbe Doug Sampson e Dennis Wilcock rispettivamente futuro batterista e voce della prima formazione dei Maiden. Non ancora soddisfatto il nostro Steve decide di mettere a frutto le sue nuove iniziative a di creare una nuova band che lo porterà al successo: gli IRON MAIDEN.

Questo nome nasce nella sua mente dopo aver visto il film "The Man In The Iron Mask" ed essere colpito dalla Vergine di Norimberga, uno strumento di tortura tipo sarcofago con acuminate punte all'interno del coperchio. La stampa interpretò il tutto come un attacco verso l'allora primo ministro inglese Margaret Thatcher (che veniva ironicamente chiamata "la vergine di ferro"). C'è da dire che, scherzando sopra l'equivoco creato dalla stampa, gli Iron Maiden tirarono poi in effetti in ballo la Thatcher raffigurandola in seguito sulle copertine dei singoli Sanctuary e Women In Uniform.

Il primo show suonato dagli Iron fu tenuto al "Cart & Horses" di Stratford, nel Maggio del 1976, dal complesso capitanato da Steve Harris (basso), Paul Day (voce), Ron Matthews (batteria) e la coppia Terry Rance/Dave Sullivan alle chitarre. I brani proposti per la serata furono Prowler, Transylania, Burning Ambition, Innocent Exile e Iron Maiden, il gruppo cominciò a suscitare curiosità presso i gestori dei club londinesi. Nel giro di pochissimo tempo la line-up della band subì un ulteriore cambiamento: arrivò Dennis Wilcock dietro il microfono e soprattutto il buon Dave Murray (anche se il suo primissimo approccio con i Maiden non fu felicissimo, visto che non riusciva a legare con Wilcock e se ne andò dopo pochi giorni). appena Wilcock venne liquidato Dave fece dietro-front ed entrò definitivamente nella band. Ora restava vacante il posto di singer nella band e nel giro di poco tempo arrivò il potente e tagliente Paul Di'Anno. Ma i cambiamenti non finirono qui dato che sbarcò anche Doug Sampson alla batteria e Tony Parsons alla chitarra. Con questa formazione la band rimase stabile per un po' di tempo.

La creazione del buon vecchio Eddie, che diverrà l'emblema della band, avvenne in questo periodo. Inizialmente si presentava come una maschera sul palco e durante l'esecuzione di Iron Maiden si infilava una spada in bocca facendo uscire sangue finto contenuto in capsule. Successivamente da un' idea del tecnico luci Dave Beasley, Eddie venne collocato dietro la batteria e, grazie ad una pompa, faceva sgorgare sangue dalla bocca. La vera realizzazione in fibra di vetro avvenne pochi anni dopo con la creazione del ghigno che noi tutti conosciamo e che caratterizzerà l'amato-odiato Eddie.

Ormai il ghiaccio era sciolto e il nome Iron Maiden compariva come ospite principale delle serate metal nei pub londinesi. Steve decise così di mettere nero su bianco le loro prestazioni live e negli ultimi giorni del Dicembre 1978 agli Spacewood Studios di Cambridge incisero The Soundhouse Tape, un demo autoprodotto dalla band. Il dischetto vantava di una track-list formata dai capisaldi della primissima fase della band quali Prowler, Iron Maiden, Invasion e Strange World (che venne successivamente eliminata per la sua scadente qualità audio). Da questo promo-cd restò subito estasiato Neal Kay, famoso dee-jay londinese che si ostinava a trasmettere musica metal andando controcorrente al filone punk, che mise in rotazione continua il brano Prowler che nel giro di poco tempo sbancò le classifiche delle poche testate giornalistiche che credevano ancora nel filone metal. La New Wave Of British Heavy Metal probabilmente nacque da un'iniziativa dello stesso Kay che organizzò nel Maggio del 1979 un concerto che riuniva sotto la stessa stella gli Iron Maiden, Angel Witch e Samson. Nacque così dal nulla il famoso movimento musicale NWOBHM e le metal band che iniziavano a formarsi si trovarono tutte sotto i riflettori dei maggiori pub inglesi. Intanto The Soundhouse Tapes, stampato in vinile, venne stampato in 5000 copie e venduto per corrispondenza come omaggio ai fans della band.

Presi sotto l'ala protettrice di un certo Rod Smallwood gli Iron Maiden iniziarono la loro scalata verso il successo suonando nei migliori pub londinesi tra i quali il Ruskin Arms e il Marquee. Proprio in quest'ultimo, dopo lo storico show del 19 Ottobre 1979, la band fu contattata dalla EMI, per un contratto che prevedeva la loro prima partecipazione ad una compilation in omaggio e successivamente al tanto sospirato primo album. Dopo un cambio di line-up, che vedeva Clive Burr sostituire definitivamente Doug Sampson e Dennis Stratton al posto di Tony Parsons, gli Iron Maiden costituirono insieme a Angel Witch, Samson e Praying Mantis i gruppi tiranti della Metal For Muthas, l'album compilation che lanciò definitivamente i Maiden sul mercato. Come supporto alla compilation i nostri intrapresero un mini-tour insieme ai Praying Mantis durante il quale la EMI lanciò il loro primo singolo: Running Free.

Nel giro di poco tempo Running Free raggiunse il 44esimo posto della chart inglese e fruttò l'apparizione della band a Top Of The Pops dove il quintetto si esibì dal vivo (unico gruppo in assoluto a farlo insieme agli Who). Nuovamente on the road a fare da spalla ai Judas Priest nel famoso British Steel Tour (durante il quale Steve e soci misero più volte in crisi i quotati colleghi).

Lanciato dal travolgente singolo Running Free, che si fermò al 33esimo posto della chart, uscì il 14 Aprile 1980 Iron Maiden: il tanto sospirato primo album del quintetto inglese. A breve raggiunse il quarto posto della classifica inglese: fu un vero e proprio botto tanto da spingere la EMI a lanciare il secondo singolo Sanctuary per poi promuovere subito l'ennesimo tour alla band. Da notare anche la partecipazione al Reading Festival nell'Agosto 1980 insieme a gruppi del calibro dei Whitesnake, Praying Mantis, White Spirit, Samson, Def Leppard, Sledgehammer e tanti altri (cioé il meglio del metal britannico). Fu la volta per la band di Steve di fare da gruppo spalla ai Kiss nel loro tour di promozione del nuovo album Unmasked, ed anche qui riuscirono a mettere in crisi Gene Simmons e soci grazie alla loro carica e all'adrenalina che sprigionavano sul palco. Una volta concluso il tour nacquero nuovi problemi all'interno della band: Dennis Stratton, non convinto del filone musicale che la band stava prendendo, decise di lasciare i Maiden i quali reclutarono a breve Adrian Smith rimasto orfano dei suoi Urchin e amico fraterno di Dave Murray. Adrian si presentò ufficialmente al promo-tour britannico di Women In Uniform, rivisitazione dell'omonimo brano dei Sky-Hooks e nuovo singolo della band.

Durante le numerose date live che i nostri ragazzi stavano intraprendendo iniziarono a gettare le basi per il loro secondo album. Infatti il 2 Febbraio 1981 uscì Killers, un album molto potente e pieno di rabbia rispetto al suo predecessore. Come al solito i mass-media fecero la loro parte: questa volta ebbero da ridire sulla cover del singolo apripista Twilight Zone che secondo loro era di natura sessista. Visto il grande successo riscosso con il tanto contestato Killers i Maiden decidono di crescere promovendo il loro primo tour mondiale (che toccò questa volta anche il Giappone e gli States) senza fungere da appoggio a grandi band: il Killers Wolrd Tour. Al contrario delle aspettative il tour non rappresentò il massimo della band colpa della cattiva forma di Paul Di'Anno, che troppo spesso si lasciava andare ai vizi dell'alcool presentandosi ubriaco sul palco. A causa sua i Maiden furono costretti a cancellare diverse date in parecchi paesi (tutto il tour scandinavo) e ben presto Steve decretò finita la sua avventura con la band. Epitaffio dell'energico e "auto-distruttivo" Paul fu l'EP al vivo Maiden In Japan, registrato durante le date nipponiche del tour.

La ricerca del nuovo cantante iniziò in gran segreto, per mezzo di Rod Smallwood, mentre la band era ancora in tour e alla conclusione di un show dei Samson al Reading Festival toccò a Bruce Dickinson prendere in mano le redini della situazione. Entusiasta della proposta Bruce imparò in pochissimo tempo tutto il repertorio Maiden cercando di adattarsi ai timbri vocali e ai filoni musicali fin lì adottati da Steve e soci. La prova ufficiale di Bruce con la sua nuova band avvenne proprio in Italia e precisamente al Palasport di Bologna il 26 Ottobre 1981.

Con l'arrivo dei pargoletto Dickinson i Maiden lanceranno sul mercato il loro terzo album che diventerà nel giro di poco tempo una pietra miliare della storia del metal. Trainato dal potentissimo singolo Run To The Hills, il 29 marzo 1982 esce The Number Of The Beast che raggiungerà la prima posizione delle chart inglesi e disco di platino oltreoceano. La band così all'improvviso si ritrova regina della scena metal che andava diffondendosi dietro la loro scia. Per promuovere questo nuovo capolavoro i Maiden partono con un tour mondiale di 180 date in otto mesi... The Beast On The Road che avrà come picco la partecipazione della band al Reading Festival come headliner. Vengono successivamente accusati di satanismo viste alcune parti dei loro testi ma non viene capito che il tutto nasce da un sogno che ha fatto il nostro Steve in proposito e nulla è detto seriamente e con convinzione. Basta solo guardare il video The Number Of The Beast per vedere come i Maiden sembrano giocare con questo argomento più che promuoverlo. Da questo terzo album anche Eddie assumerà la sua vera fisionomia grazie ad uno stupendo art-work realizzato dall'eccezionale Derek Riggs; ma la vera chicca dell'album è senza dubbio la prestazione vocale di Bruce che non fa minimamente ripensare all'ormai ossidato Paul. Concluso lo stremante tour ecco un nuovo cambio di line-up: il batterista Clive Burr decide di lasciare visto che si sentiva ormai estraneo alla band e i Maiden a malincuore si misero alla ricerca di un altro drummer. L'eletto fu Nicko McBrain, ottimo batterista proveniente dai Trust, che oltre a tanta tanta follia, portò alla band maggior versatilità e senso ritmico più solido e quadrato, al contrario del suo predecessore specialista in partiture veloci.

Introdotto dal singolo Flight Of Icarus (che distrusse tutte le classifiche), il 28 marzo 1983 fu pubblicato Piece Of Mind: quarta fatica della band che scalò le chart inglesi raggiungendo il terzo posto. Tra le sue 9 tracce spiccano The Trooper, Still Life e Revelations che restano tra le più belle canzoni mai scritte dalla band e tutt'ora eseguite nei loro concerti; forse questo è l'album più trascinante e il più ricco di riff di tutti... un vero e proprio capolavoro per quel periodo. Confermando la sua assoluta predisposizione per la scena live, la band di Steve & Co. intraprese il suo tour mondiale. Tra i picchi che il World Piece Tour raggiunse è da notare lo stupefacente show al Madison Square Garden di New York, già sold-out alcuni mesi prima.

Per la nascita del nuovo album i Maiden si preserouna piccola pausa; il singolo di lancio 2 Minutes To Midnight scritto ed interpretato in maniera magistrale dal grande Bruce uscì il 6 Agosto ed arrivò all'undicesima posizione della chart inglese. Il 3 Settembre 1984 uscì Powerslave un album dalle influenze egiziane che riscosse subito un grande successo e senza un attimo di riposo i nostri eroi partirono con World Slavery Tour che durerà 11 mesi e girerà tutto il mondo... Questa tournée mondiale entrò nel Guinnes Dei Primati con i suoi 300 e passa concerti suonati in ogni angolo del globo affrontati in soli 13 mesi. Durante il concerto di Rio De Janeiro, davanti a oltre 150mila persone, il povero Bruce venne colpito in fronte da una chitarra volante e svenne per alcuni minuti. Il successo di questo imponente tour mondiale fu immortalato nel magnifico Live After Death estratto dalle serate suonate alla Long Beach Arena di New York (e da un estratto del live al Hammersmith Odeon). Terminato il tour i Maiden si fermarono per prendere un po' di fiato e per rivoluzionare il loro stile.

Steve vista l'ormai solida popolarità che li seguiva decise di cambiare un po' le carte in tavola. Fu senza ombra di dubbio un album molto importante per la band data la sua lavorazione avvenuta tra Nassau, New York e Hilversum, Olanda tutto monitorato dall'onnipresente Martin Birch. Uscì, preceduto dal singolo di lancio Wasted Years, il 29 settembre 1986 il loro sesto album Somewhere In Time che caratterizzava il nuovo sound: ricco di chitarre sintetizzate e tastiere, una svolta futuristica ma sempre caratterizzata dal noto Maiden-Style. Questa loro nuova pelle decimò molti fan di vecchia data che accusarono il gruppo di aver abbandonato il loro vero sound. In compenso ne acquistarono di nuovi che affermavano l'arrivo della maturazione dei Maiden grazie a questo suono più raffinato e ricercato e sempre alla ricerca di novità. Una novità rilevante è la sperimentazione di Nicko nei confronti di un nuovo pedale molto più aggressivo e potente che dimostra ed elogia le sue grandi capacità candidandosi tra i migliori batteristi di tutti i tempi. Il cambio di stile è evidenziato anche dalla copertina dell'album stesso che raffigura il nostro Eddie come eroe intergalattico in una città futuristica che rappresenta le tappe fondamentali della crescita del gruppo. Si nota sullo sfondo del retro un orologio che segna "23:58" cioè..."2 Minutes To Midnight"; appena sopra il risultato WEST HAM 7 - ARSENAL 3 ecc...; nella frontale si scorge la via "Acacia Avenue" e tanti altri piccoli segni... Nonostante le critiche e il nuovo sound, l'album si piazza al terzo posto della chart inglese e ciò significa che i fan ci sono e il gruppo vola ancora alto. Come ogni album parte Somewhere On Tour con grandi effetti speciali sul palco e grandiose scenografie. Terminò un anno più tardi dopo aver totalizzato 148 concerti in tutto il mondo.

Via di nuovo, per la creazione di un nuovo album. L'ispirazione avvenne separatamente, infatti i vari componenti della band passarono un po' di tempo con le loro famiglie e una volta ritrovati si accorsero che i brani scritti si riferiscono tutti al numero "7": ecco come nacque il loro unico concept album: Seventh Son Of A Seventh Son. L'album narra della triste vita di un profeta dalla sua nascita alla sua morte; l'atmosfera creata dal gruppo è da favola... un album ricercatissimo. Lanciato dal singolo Can I Play With Madness uuscì l'11 aprile 1988 e in poco tempo si trovò alla posizione numero 1 della chart inglese.Anche il tour Seventh Tour Of A Seventh Tour sarà un successone e verrà portato in tutto il mondo.

Il "1989" fu un anno di riposo per Steve e la sua band durante il quale Bruce e Adrian si daranno a progetti solisti; Bruce esordì con il suo primo album solista Tattoed Millionaire che riscosse un enorme successo. Questa scappatella dal gruppo fu interpretata da molti fan come presagio di un imminente scioglimento. Bruce dopo aver dato sfogo al suo progetto ritornò in casa Maiden mentre il buon Adrian preferì abbandonare i Maiden per dedicarsi al 100% ai suoi progetti dando vita agli A.S.A.P. (Adrian Smith And Project) sfornando il poco convincente Silver & Gold.

La vita nei Maiden deve continuare e per questo Adrian venne sostituito da Janick Gers, messosi in luce nel solo album di Bruce, chitarrista di un certo livello ma non del calibro del grande Adrian. Con la nuova line-up della band si passò alla composizione del nuovo album che uscirà 1 ottobre 1990 lanciato dal singolo Holy Smoke che raggiungerà la seconda posizione nella chart inglese. Così uscì il mediocre No Prayer For The Dying che volò alla posizione numero 2. Dai vecchi fan, abituati al sound di "Seventh Son", venne, e viene, considerato una sorte di delusione e danno colpa di tutto ciò all'addio di Adrian dalla band; ma non tutto andò storto perché l'album riuscì a conquistarsi nuovi fan con queste melodie più dirette senza tanti pizzi e merletti. Addirittura il secondo singolo Bring Your Daughter... To The Slaughter raggiunse la prima posizione dalla classifica inglese. Dopo un tour promozionale in Inghilterra la band partì per il tour mondiale No Prayer On The Road molto misero e povero di effetti spettacolari per dimostrare che i Maiden riescono a dare spettacolo anche senza tutti questi sfronzoli. Nel 1990 furono anche ristampati tutti i CD e in doppio vinile tutti i singoli, prima venduto singolarmente, e poi in un box ad edizione limitata con tanto di videocassetta intitolato The First Ten Years.

Un anno di duro lavoro, influenzato da una ventata di idee arrivata con Janick, e poi uscì Fear Of The Dark l'11 maggio 1992, lanciato dal potentissimo singolo Be Quick Or Be Dead, si aggiudicò la seconda posizione nelle chart inglesi. Questo album a differenza del precedente è meno commerciale e porta con se canzoni che diventeranno cavallo di battaglia dei Maiden come la stessa Fear Of The Dark e la bellissima Afraid To Shoot Strangers. L'album è caratterizzato da suoni molto cupi ma veramente fantastici e si possono notare anche dalla copertina dell'album disegnata non più da Derek Riggs ma da Melvyn Grant. Il tour Fear Of The Dark Tour fu uno dei più belli insieme a quelli dell'85 e '86.

Probabilmente stanco dalla vita dei Maiden e di tutto il loro universo, il leggendario vocalist Bruce Dickinson rese noto di essere pronto a lasciare la band appena avesse adempiuto ai suoi compiti. Questa scelta incrinò maggiormente i rapporti tra i membri della band estraniando Bruce da tutte le scelte della band. Ma la causa maggiore fu una sorte di Guerra Fredda instaurata da Steve nei confronti di Bruce a causa di non aver digerito la scappatella solista del singer.

Nonostante tutti questi problemi la band continuò a mangiare concerti sold out in tutto il mondo. Da ricordare la tappa al "Monster Of Rock" con i Maiden come gruppo principale e dal quale venne registrato Live at Donnington 1992 il doppio cd che raccoglie tutte le pietre miliari della carriera della band. Sempre dall'ultimo tour furono sfornati i due mediocri live A Real Live One e A Real Dead One messi sul mercato nel 1993.

Nel febbraio del 1993 arrivò la notizia dell'abbandono di Bruce dal gruppo. Steve non si perse d'animo e fece partire una campagna di ricerca del nuovo vocalist, rigorosamente di nazionalità britannica, che lanciò in gioco il buon Blaze Bayley conosciuto come cantante dei Wolfsbane.

Il 2 ottobre 1995 uscì The X Factor un album veramente molto bello e ricercato che non trae spunto però dagli anni passati della carriera del gruppo, sembra anzi che si voglia dare un taglio al passato. Infatti i vecchi fan non apprezzano molto questo album non ritrovandosi nella voce del nuovo cantante e nel nuovo sound. Bruce non era solo il cantante dei Maiden ma un vero e proprio simbolo. Per il buon Blaze non ci furono solo critiche. Infatti nel The X Factour il nuovo singer fece ricredere anche i fan più nostalgici. Il povero Blaze però in ogni data ebbe a che fare con la scomoda ombra di Dickinson, a volte ostentava nelle sue movenze e non si sentiva a proprio agio: si sentiva schiacciare dal suo predecessore. Si impegnò fino all'inverosimile per integrarsi nella macchina Maiden sottoponendosi ai pesanti tour che fino ad'ora non aveva mai intrapreso.

Nel settembre del 1996 uscì il primo Greatest Hits della band intitolato The Best Of The Beast per inaugurare i venti anni di vita dei Maiden. Le canzoni contenute in questo album furono scelte dai fans in un sondaggio avvenuto nel sito ufficiale della band accompagnato dal nuovo singolo Virus.

Il 23 marzo 1998 uscì Virtual XI lanciato dal trascinante singolo The Angel And The Gambler che però non riscosse un gran successo. Il disco viene considerato dal pubblico addirittura come non degno della band e del nome che porta; infatti anche Steve e la sua band sono convinti di aver fatto un buco nell'acqua. L'album si dimostra mediocre, privo di idee, quasi concepito per forza. Molti si sono accaniti contro la band affermando che il disco è uscito troppo frettolosamente. Partirono per il loro solito tour mondiale ricco di grandi effetti speciali quasi per colmare il buco della loro carriera creata da quest'ultimo album. I fan restarono comunque insoddisfatti. A peggiorare la situazione, inconsapevolmente ci si mise proprio Bruce Dickinson che lanciò nel 1997 l'ottimo Accident Of Birth aumentando la pressione su Steve e soprattutto sull'innocente Blaze. Per stemperare un po' le critiche la band diede vita al Virtual XI Team, una formazione calcistica composta dagli stessi membri della band e da vecchie glorie del calcio britannico. La parentesi calcistica avvenne durante i Mondiali di Francia e il maiden-team si divertì ad umiliare tutte le squadre che affrontarono: Nazionale Cantanti Italiana compresa. Per l'esattezza, nel match giocato a Castelfranco Emilia (RE) il Virtual XI Team batté la Nazionale Cantanti 6 a 1. Fatta appositamente per andare in accodo con il Virtual World Tour portò i Maiden a girare il mondo intero. La sfiducia nei confronti del buon Blaze era diventata insopportabile per il cantante stesso. Il vero sbaglio fu di Steve Harris che chiamò il cantante sbagliato a sostituire Bruce: le caratteristiche vocali dei due sono sempre state completamente diverse. La parentesi Blaze stava terminando perché a livello manageriale si stava lavorando per riportare a casa il figliol prodigo Bruce Dickinson.

I fan con le dita incrociate aspettarono che il loro sogno si avverasse e come per magia... nel marzo 1999 venne dichiarato ufficialmente il ritorno di Bruce e Adrian. Ora il gruppo ha 3 chitarre...pazzesco!! Il ritorno dei due ex membri fu tutto merito di Rod Smallwood, manager della band, che assicurò a Bruce tutte le garanzie di continuare la sua carriera solista in parallelo a quella maideniana.

Il 17 maggio 1999 uscì l'attesissimo gioco Ed Hunter in due cd con colonna sonora dei migliori brani della band. Il protagonista chi potrebbe essere se non il buon vecchio Eddie che vaga per undici mondi tanti quanto sono gli album prodotti dalla band; il gioco non ebbe molto successo penalizzato dalla grafica sorpassata ma resta una grande raccolta dei migliori brani della carriera dei Maiden... Venne promosso da un grande tour The Ed Hunter Tour, nell'estate del '99, che vide sul palco insieme alla band anche Bruce ed Adrian.

Il 29 maggio 2000 uscì Brave New World, dopo il singolo di lancio The Wicker Man che raggiunse la posizione numero 3 grazie alla sua immediatezza. Questo è senza ombra di dubbio un ottimo album caratterizzato da un nuovo sound e dalla voce di Bruce con un cantato incredibile. Nuovi suoni arabeggianti e dalle venature futuristico-celtiche, arricchiti dal trio di chitarre che non viene sfruttato a dovere e dal doppio pedale del grande Nicko... Un album ricchissimo di assoli e potenti riff che si intrecciano creando atmosfere da favola arricchite dal basso del nostro Steve. In Out Of The Silent Planet, secondo estratto dall'album, troviamo traccia del vecchio sound del gruppo caratterizzato dall'indimenticabile cavalcata basso-batteria (come in The Trooper). A mio parere è un grande album degno di portare il nome Iron Maiden sulla cover. Partì successivamente Metal 2000 il tour mondiale di promozione del nuovo album che riscosse un ottimo successo ma che toccò l'Italia con una sola data... un vero peccato.

Il 25 Marzo 2002 uscì l'atteso doppio live Rock In Rio registrato a Rio de Janeiro, data conclusiva del mastodontico tour mondiale Metal 2000. Fu preceduto dal singolo Run To The Hills del quale l'intero incasso fu devoluto per il fondo di ricerca sulla distrofia muscolare per aiutare il povero Clive Burr colpito da una rara forma di questa sindrome. Sulla scia delle vendite dell'imponente live Rock In Rio uscì nel Giugno 2002 un doppio DVD con il filmato dell'ottimo concerto.

Steve, sfruttando l'ottimo momento che sta attraversando la band, ne approfittò per lanciare sul mercato una nuova raccolta dei migliori pezzi dei Maiden. Infatti il 4 Novembre 2002 uscì Edward The Great, un greatest hits dedicato principalmente ai giovani che si vogliono avvicinare al mondo dei re del heavy metal. Per accontentare anche i fan più affezionati il 18 Novembre 2002 sbarcò sul mercato il lussuosissimo cofanetto Eddie's Archive contenente tre doppi CD di rarità e inedite versioni live compreso il mitico concerto al Hammersmith Odeon del 1982. Nel bellissimo box di latta sono contenute anche una pergamena e un bicchierino. Inoltre per chi vuole ripercorrere la carriera videografica della band il 2 Giugno 2003 uscì il doppio DVD Visions Of The Beast che raccoglie tutti i video della band dal lontano 1979 al 2001, una vera chicca.

Durante queste uscite antologiche i Maiden, nell'estate 2003, si lanciarono in un nuovo tour mondiale il Give Me Ed…’Til I’m Dead World Tour 2003. Tour insolito per i Maiden che tornarono on the road senza un nuovo album. Nel tour in questione sono stati eseguiti brani che resero celebri i fab-six, un tour promozionale per la doppia video-antologia Visions Of The Beast, che toccò i maggiori festival mondiali compreso il nostro Heineken Jammin' Festival. Durante queste date fu suonato anche il nuovo singolo Wildest Dreams, un bocconcino per promuovere il nuovo studio album, che uscirà ufficialmente solo al termine del tour.

Dopo questo mare di uscite antologiche e un estenuante tour i Maiden tornano in studio. Registrato nei Sarm Studios di Londra, prodotto magnificamente da Kevin Shirley, il 7 Settembre 2003 uscì l'attesissimo Dance Of Death, preceduto dal singolo Wildest Dreams. Un album che segna un nuovo importante passo per la band sperimentando nuove sonorità e sviluppandosi ulteriormente sulla scia del precedente Brave New World. Un disco non immediato ma che si apprezza dopo molti ascolti. Dopo una sola settimana d'uscita, il nuovo Dance Of Death, raggiunse il secondo posto in UK e il primo in Italia, evento mai successo in tutta la carriera dei Maiden. A fine ottobre i Maiden partono per il loro nuovo Dance Of Death World Tour toccando buona parte del globo e tra cui Milano e Firenze rispettivamente il 27 e 28 Ottobre 2003. Nel contempo verranno estratti dall'album i seguenti singoli Rainmaker e No More Lies, quest'ultimo in edizione limitata con uno splendido book e un polsino marchiato "Iron Maiden".

Spolverando gli archivi con il materiale riguardante le origini gli Iron Maiden pubblicano, nel Novembre del 2004, The History Of Iron Maiden Part 1: THE EARLY DAYS un doppio DVD antologico con filmati inediti di varie performance live risalanti al 1981,1982,1983, documentari, video e apparizioni TV. Una vera chicca per gli affezionati della band. Cogliendo l'anniversario dei 25 anni di storia della band viene pubblicato il singolo The Number Of The Beast nel Gennaio 2005 che ripropone la versione originale del brano targata 1982 e la copertina firmata Derek Riggs. Il tutto è stato promosso da un mini-tour estivo, appunto l'Eddie Rips Up The World Tour 2005, tra festival e stadi riproponendo lo stage e i brani di quegli anni. Toccano l'Italia in un data al Gods Of Metal svoltosi l'11 e il 12 Giugno 2005 all'Arena Parco Nord di Bologna.

Il 23 Maggio 2005 esce l'album Tyranny Of Souls che va ad arricchire la carriera solista di Bruce Dickinson. Un ottimo disco, registrato con l'immancabile Roy Z., sulla scia di The Chemical Wedding ma con nuovi spunti ed influenze. Sulla scia del successo di questo disco verranno ristampati tutti gli album solisti di Bruce arricchiti da nuove B-sides e brani live.

Per commemorare la cavalcata mondiale del 2003-2004 durante il Dance Of Death World Tour la band lancia, il 29 Agosto 2005, un doppio live album intitolato Death On The Road registrato al Westfallenhalle, Dortmund preceduto dal singolo apripista The Trooper. Lo show di Dortmund viene proposto in versione video grazie al triplo DVD Death On The Road uscito nel Febbraio 2006.

Terminati i tour estenuanti la band torna in studio, nei primi mesi del 2006, per registrare il nuovo album. Sempre con Kevin Shirley dietro la console danno vita ad A Matter Of Life And Death album registrato quasi integralmente in presa live. Esce nei negozi il 28 Agosto 2006 e sarà promosso dal nuovo Tour Mondiale 2006-2007 che partirà dall'America, passerà in Oriente per terminare in Europa. Previste due date italiane il 2 e 3 Dicembre al DatchForum di Milano.

ALBUM
Iron Maiden

ANNO
1980

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1. Prowler (Harris)
2. Remember Tomorrow (Harris/Di'Anno)
3. Running Free (Harris/Di'Anno)
4. Phantom Of The Opera (Harris)
5. Transylvania (Harris)
6. Strange World (Harris)
7. Sanctuary (Harris/Di'Anno/Murray)
8. Charlotte The Harlot (Murray)
9. Iron Maiden (Harris)

ALBUM
Killers

ANNO
1981

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1. The Ides Of March (Harris)
2. Wrathchild (Harris)
3. Murders In The Rue Morgue (Harris)
4. Another Life (Harris)
5. Ghengis Khan (Harris)
6. Innocent Exile (Harris)
7. Killers (Harris/Di'Anno)
8. Prodigal Son (Harris)
9. Purgatory (Harris)
10. Twilight Zone (Harris)
11. Drifter (Harris)

ALBUM
The Number of the Beast

ANNO
1982

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1. Invaders (Harris)
2. Children Of The Damned (Harris)
3. The Prisoner (Harris/Smith)
4. 22 Acacia Avenue (Harris/Smith)
5. The Number Of The Beast (Harris)
6. Run To The Hills (Harris)
7. Gangland (Smith/Burr)
8. Total Eclipse (Harris/Murray/Burr)
9. Hallowed Be Thy Name (Harris)

ALBUM
Piece of Mind

ANNO
1983

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1. Where Eagles Dare (Harris)
2. Revelations (Dickinson)
3. Flight of Icarus (Smith/Dickinson)
4. Die With Your Boots On (Smith/Dickinson/Harris)
5. The Trooper (Harris)
6. Still Life (Murray/Harris)
7. Quest For Fire (Harris)
8. Sun And Steel (Dickinson/Smith)
9. To Tame A Land (Harris)

ALBUM
Powerslave

ANNO
1984

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1. Aces High (Harris)
2. 2 Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
3. Losfer Words (Big 'Orra) (Harris)
4. Flash Of The Blade (Dickinson)
5. The Duellists (Harris)
6. Back In The Village (Smith/Dickinson)
7. Powerslave (Dickinson)
8. Rime Of The Ancient Mariner (Harris)

ALBUM
Somewhere in Time

ANNO
1986

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1. Caught Somewhere In Time (Harris)
2. Wasted Years (Smith)
3. Sea Of Madness (Smith)
4. Heaven Can Wait (Harris)
5. The Loneliness Of The Long Distance Runner (Harris)
6. Stranger In A Strange Land (Smith)
7. Deja Vu (Murray/Harris)
8. Alexander The Great (Harris)

ALBUM
Seventh Son of a Seventh Son

ANNO
1988

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1. Moonchild (Smith/Dickinson)
2. Infinite Dreams (Harris)
3. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Harris)
4. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
5. Seventh Son Of A Seventh Son (Harris)
6. The Prophecy (Murray/Harris)
7. The Clairvoyant (Harris)
8. Only The Good Die Young (Harris/Dickinson)

ALBUM
No Prayer for the Dying

ANNO
1990

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1. Tailgunner (Harris/Dickinson)
2. Holy Smoke (Harris/Dickinson)
3. No Prayer For The Dying (Harris)
4. Public Enema Number One (Murray/Dickinson)
5. Fates Warning (Murray/Harris)
6. The Assassin (Harris)
7. Run Silent Run Deep (Harris)
8. Hooks In You (Dickinson/Smith)
9. Bring Your Daughter... To The Slaughter (Dickinson)
10. Mother Russia (Harris)

ALBUM
Fear of the Dark

ANNO
1992

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1. Be Quick Or Be Dead (Dickinson/Gers)
2. From Here To Eternity (Harris)
3. Afraid To Shoot Strangers (Harris)
4. Fear Is The Key (Dickinson/Gers)
5. Childhood's End (Harris)
6. Wasting Love (Dickinson/Gers)
7. The Fugitive (Harris)
8. Chains of Misery (Murray/Dickinson)
9. The Apparition (Harris/Gers)
10. Judas Be My Guide (Dickinson/Murray)
11. Weekend Warrior (Harris/Gers)
12. Fear Of The Dark (Harris)

ALBUM
The X Factor

ANNO
1995

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1. Sign Of The Cross (Harris)
2. Lord Of The Flies (Harris/Gers)
3. Man On The Edge (Bayley/Gers)
4. Fortunes Of War (Harris)
5. Look For The Truth (Bayley/Gers/Harris)
6. The Aftermath (Harris/Bayley/Gers)
7. Judgement Of Heaven (Harris)
8. Blood On The World's Hands (Harris)
9. The Edge Of Darkness (Harris/Bayley/Gers)
10. 2 A.M. (Bayley/Gers/Harris)
11. The Unbeliever (Harris/Gers)

ALBUM
Virtual XI

ANNO
1998

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1. Futureal (Harris/Bayley)
2. The Angel and the Gambler (Harris)
3. Lightning Strikes Twice (Murray/Harris)
4. The Clansman (Harris)
5. When Two Worlds Collide (Harris/Bayley/Murray)
6. The Educated Fool (Harris)
7. Don't Look To The Eyes Of A Stranger (Harris)
8. Como Estais Amigo (Gers/Bayley)

ALBUM
Brave new World

ANNO
2000

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1. The Wicker Man (Smith/Harris/Dickinson)
2. Ghost Of The Navigator (Gers/Dickinson/Harris)
3. Brave New World (Murray/Harris/Dickinson)
4. Blood Brothers (Harris)
5. The Mercenary (Gers/Harris)
6. Dream Of Mirrors (Gers/Harris)
7. The Fallen Angel (Smith/Harris)
8. The Nomad (Murray/Harris)
9. Out Of The Silent Planet (Gers/Dickinson/Harris)
10. The Thin Line Between Love & Hate (Murray/Harris)

ALBUM
Dance of Death

ANNO
2003

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1. Wildest Dreams (Smith/Harris)
2. Rainmaker (Murray/Harris/Dickinson)
3. No More Lies (Harris)
4. Montsegur (Gers/Harris/Dickinson)
5. Dance Of Death (Gers/Harris)
6. New Frontier (McBrain/Smith/Dickinson)
7. Gates Of Tomorrow (Gers/Harris/Dickinson)
8. Paschendale (Smith/Harris)
9. Face In The Sand (Smith/Harris/Dickinson)
10. Age Of Innocence (Murray/Harris)
11. Journeyman (Smith/Harris/Dickinson)

ALBUM
A Matter of Life and Death

ANNO
2006

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1. Different World (Smith/Harris)
2. These Colours don't run (Smith/Harris/Dickinson)
3. Brighter than a Thousand suns (Smith/Harris/Dickinson)
4. The Pilgrim (Gers/Harris)
5. The Longest day (Smith/Harris/Dickinson)
6. Out of the Shadows (Dickinson/Harris)
7. The Reincarnation of Benjamin Breeg (Murray/Harris)
8. For the Greater Good of God (Harris)
9. Lord of Light (Smith/Harris/Dickinson)
10. The Legacy (Gers/Harris)

LIVE ALBUM
Live After Death

ANNO
1985

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1. Aces High (Harris)
2. 2 Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
3. The Trooper (Harris)
4. Revelations (Dickinson)
5. Flight Of Icarus (Smith/Dickinson)
6. Rime Of The Ancient Mariner (Harris)
7. Powerslave (Dickinson)
8. The Number Of The Beast (Harris)
9. Hallowed Be Thy Name (Harris)
10. Iron Maiden (Harris)
11. Run To The Hills (Harris)
12. Running Free (Harris/Di'Anno)
13. Wrathchild (Harris)
14. Children Of The Damned (Harris)
15. 22 Acacia Avenue (Harris/Smith)
16. Die With Your Boots On (Smith/Dickinson/Harris)
17. The Phantom Of The Opera (Harris)

LIVE ALBUM
A Real Live One

ANNO
1993

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1. Be Quick Or Be Dead (Dickinson/Gers)
2. From Here To Eternity (Harris)
3. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Gers)
4. Wasting Love (Dickinson/Gers)
5. Tailgunner (Harris/Dickinson)
6. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
7. Afraid To Shoot Strangers (Harris)
8. Bring Your Daughter... To The Slaughter (Dickinson)
9. Heaven Can Wait (Harris)
10. The Clairvoyant (Harris)
11. Fear Of The Dark (Harris)

LIVE ALBUM
A Real Dead One

ANNO
1993

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1. The Number Of The Beast (Harris)
2. The Trooper (Harris)
3. Prowler (Harris)
4. Transylvania (Harris)
5. Remember Tomorrow (Harris/Di'Anno)
6. Where Eagles Dare (Harris)
7. Sanctuary (Iron Maiden)
8. Running Free (Harris/Di'Anno)
9. Run To The Hills (Harris)
10. 2 Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
11. Iron Maiden (Harris)
12. Hallowed Be Thy Name (Harris)

LIVE ALBUM
Live at Donington

ANNO
1993

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1. Be Quick Or Be Dead (Dickinson/Gers)
2. The Number Of The Beast (Harris)
3. Wrathchild (Harris)
4. From Here To Eternity (Harris)
5. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Harris)
6. Wasting Love (Dickinson/Gers)
7. Tailgunner (Dickinson/Harris)
8. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
9. Afraid To Shoot Strangers (Harris)
10. Fear Of The Dark (Harris)
11. Bring Your Daughter To The Slaughter (Dickinson)
12. The Clairvoyant (Harris)
13. Heaven Can Wait (Harris)
14. Run To The Hills (Harris)
15. 2 Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
16. Iron Maiden (Harris)
17. Hallowed Be Thy Name (Harris)
18. The Trooper (Harris)
19. Sanctuary (Iron Maiden)
20. Running Free (Harris/Di'Anno)


LIVE ALBUM
Rock in Rio

ANNO
2002

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1. The Wicker Man (Smith/Harris/Dickinson)
2. Ghost Of The Navigator (Gers/Dickinson/Harris)
3. Brave New World (Murray/Harris/Dickinson)
4. Wrathchild (Harris)
5. Two Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
6. Blood Brothers (Harris)
7. Sign Of The Cross (Harris)
8. The Mercenary (Gers/Harris)
9. The Trooper (Harris)
10. Dream Of Mirrors (Gers/Harris)
11. The Clansman (Harris)
12. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
13. Fear Of The Dark (Harris)
14. Iron Maiden (Harris)
15. The Number Of The Beast (Harris)
16. Hallowed Be Thy Name (Harris)
17. Sanctuary (Harris/Di'Anno/Murray)
18. Run To The Hills (Harris)

LIVE ALBUM
Death on the Road

ANNO
2005

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1. Wildest Dreams (Smith/Harris)
2. Wrathchild (Harris)
3. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Harris)
4. The Trooper (Harris)
5. Dance Of Death (Gers/Harris)
6. Rainmaker (Murray/Harris/Dickinson)
7. Brave New World (Murray/Harris/Dickinson)
8. Paschendale (Smith/Harris)
9. Lord Of The Flies (Harris/Gers)
10. No More Lies (Harris)
11. Hallowed Be Thy Name (Harris)
12. Fear Of The Dark (Harris)
13. Iron Maiden (Harris)
14. Journeyman (Smith/Harris/Dickinson)
15. The Number Of The Beast (Harris)
16. Run To The Hills (Harris)

RACCOLTA
Best of the Beast

ANNO
1996

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1. Virus (Harris/Gers/Murray/Bayley)
2. Sign Of The Cross (Harris)
3. Man On The Edge (Bayley/Gers)
4. Afraid To Shoot Strangers (live) (Harris)
5. Be Quick Or Be Dead (Dickinson/Gers)
6. Fear Of The Dark (live) (Harris)
7. Bring Your Daughter...To The Slaughter (Dickinson)
8. Holy Smoke (Harris/Dickinson)
9. The Clairvoyant (Harris)
10. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Harris)
11. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
12. Heaven Can Wait (Harris)
13. Wasted Years (Smith)

RACCOLTA
BBC Archives

ANNO
2002

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Friday Rock Show Session 1979

1. Iron Maiden
2. Running Free
3. Transylvania
4. Sanctuary

Reading Festival 1982

5. Wrathchild
6. Run To The Hills
7. Children Of The Damned
8. The Number of The Beast
9. 22 Acacia Avenue
10. Transylvania
11. The Prisoner
12. Hallowed Be Thy Name
13. Phantom Of The Opera
14. Iron Maiden

Reading Festival 1980

1. Prowler
2. Remember Tomorrow
3. Killers
4. Running Free
5. Transylvania
6. Iron Maiden

Monsters Of Rock Festival Donington 1988

7. Moonchild
8. Wrathchild
9. Infinite Dreams
10. The Trooper
11. Seventh Son of a Seventh Son
12. The Number Of The Beast
13. Hallowed Be Thy Name
14. Iron Maiden

RACCOLTA
Best of the B' Sides

ANNO
2002

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Tracklist CD 1

1. Burning Ambition
2. Drifter - Live
3. Invasion
4. Remember Tomorrow - Live
5. I've Got The Fire
6. Cross-Eyed Mary
7. Rainbow's Gold
8. King Of Twilight
9. Reach Out
10. That Girl
11. Juanita
12. The Sheriff Of Huddersfield
13. Black Bart Blues
14. Prowler '88
15. Charlotte The Harlot '88

Tracklist CD 2

1. All In Your Mind
2. Kill Me Ce Soir
3. I'm a Mover
4. Communication Breakdown
5. Nodding Donkey Blues
6. Space Station No.5
7. I Can't See My Feelings
8. Roll Over Vic Vella
9. Justice of The Peace
10. Judgement Day
11. My Generation
12. Doctor Doctor
13. Blood On The Worlds Hands - Live
14. The Aftermath - Live
15. Futureal - Live
16. Wasted Years '99 - Live

RACCOLTA
Best over Hammersith

ANNO
2002

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Tracklist CD 1

1. Murders In The Rue Morgue
2. Wrathchild
3. Run To The Hills
4. Children Of The Damned
5. The Number of The Beast
6. Another Life
7. Killers
8. 22 Acacia Avenue
9. Total Eclipse

Tracklist CD 2

1. Transylvania
2. The Prisoner
3. Hallowed Be Thy Name
4. Phantom Of The Opera
5. Iron Maiden
6. Sanctuary
7. Drifter
8. Running Free
9. Prowler

RACCOLTA
Edward the Great

ANNO
2002

image

1. Run To The Hills (Harris)
2. The Number Of The Beast (Harris)
3. Flight of Icarus (Smith/Dickinson)
4. The Trooper (Harris)
5. 2 Minutes To Midnight (Smith/Dickinson)
6. Wasted Years (Smith)
7. Can I Play With Madness (Smith/Dickinson/Harris)
8. The Evil That Men Do (Smith/Dickinson/Harris)
9. The Clairvoyant (Harris)
10. Infinite Dreams (Harris)
11. Holy Smoke (Harris/Dickinson)
12. Bring Your Daughter… To The Slaughter (Dickinson)
13. Man On The Edge (Bayley/Gers)
14. Futureal (Harris/Bayley)
15. The Wicker Man (Smith/Harris/Dickinson)
16. Fear Of The Dark (Live in Rio)
 
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STALLONE ITALIANO
view post Posted on 21/3/2008, 16:25     +1   -1




Mitico :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :wub: :wub: :wub:
 
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